L'IA non è creativa

Dì la verità, l'IA ti ha preso la mano e anche tu, come tanti la stai interrogando per qualsiasi cosa, un po' come se fosse la soluzione ad ogni problema.

Come abbiamo già scritto su queste pagine, è bene ricordare che rivolgiamo i nostri quesiti ad una macchina che ha imparato a rielaborare e riproporre tutte le informazioni a cui ha accesso sul web, ma non essendo una vera "intelligenza", manca di una qualità molto importante da non sottovalutare: la creatività.

La creatività è un processo mentale complesso che permette di generare idee nuove, e soprattutto originali. È un’abilità che nasce dall’interazione di diversi fattori cognitivi, emotivi e ambientali e (per il momento) appartiene ancora e soltanto all'essere umano.

Logo generato con l'IA? 

Meglio di no se vuoi registrare il tuo marchio

Lo sappiamo, è un classico delle start up: tanta passione, low budget e si demanda all'IA proprio quello che invece si dovrebbe evitare, ovvero la creazione del segno grafico che ha il compito di delineare l'anima del brand.

Quindi se hai intrapreso la strada dell'IA, pensando che avrebbe sicuramente fatto un lavoro migliore del solito cugino che fa il grafico a tempo perso, ci dispiace deluderti, ma i problemi arriveranno nel momento in cui deciderai di registrare il tuo marchio.

L'IA non può fare altro che riproporti qualcosa che già esiste e quindi non può darti il requisito fondamentale che un logo richiede: l'originalità.

Ma non solo, per diventare un marchio registrato un logo deve soddisfare altre due caratteristiche fondamentali: riconoscibilità e riproducibilità. 

I requisiti fondamentali di un logo

Originalità

Un logo originale:

• Evita i cliché: non usa simboli abusati nel settore
• Ha un concept distintivo: comunica un’idea unica legata specificamente all’identità del brand.
• Sviluppa uno stile proprio: tipografia, colori e forme che non ricordino un template standard.

Riconoscibilità

Un logo riconoscibile:

• Semplicità visiva: design pulito e immediato, che si memorizza facilmente.
• Unicità nel tratto: anche se semplice, deve avere dettagli che lo differenziano
• Pittogramma: un segno grafico che evochi l’essenza e i valori del brand al primo sguardo.
• Forte silhouette: deve essere riconoscibile anche in bianco e nero

Riproducibilità

Un logo riproducibile:

• Funziona in ogni scala: deve essere leggibile e riconoscibile da un’icona favicon a un’insegna stradale.
• Versatile sui supporti: deve essere riproducibile su tutti i supporti con diverse tecniche di stampa 
• Facile da declinare: deve poter essere usato in negativo, monocromatico, su sfondi complessi senza perdere identità.

La creazione di un logo implica non solo avere un bagaglio tecnico di conoscenze specifiche, ma anche una sensibilità particolare per essere in grado di esprimere un'idea legata ad un'identità.

Il cervello umano, a differenza dell'AI attinge da esperienze, conoscenze e percezioni pregresse per combinarle in modi nuovi. Non inventiamo dal nulla, ma riassembliamo ciò che già conosciamo in una forma originale.

Come diceva Steve Jobs:

"La creatività è solo connettere le cose."

L'IA si rivela comunque utile nella registrazione di un marchio

L'IA non sarà creativa, ma può comunque semplificare e velocizzare numerosi processi in fase preliminare di registrazione, uno fra tutti la ricerca sui nomi simili già registrati per non incorrere in brutte sorprese. Ma anche in questo caso bisogna essere in grado di interrogarla facendo le domande giuste...e tu sei in grado di farle?